Prima di questo post, se non l’hai ancora letto, leggi: Teseo sul trono di Atene (Mito di Teseo – Parte 5 di 6)
Taluni dicono che Teseo partecipò alla spedizione di Eracle contro le Amazzoni e gli spettò, come parte del bottino, la regina Antiope, detta anche Melanippa; la sorte di questa regina non fu così triste come molti supponevano, poiché essa tradì la città di Temiscira sul fiume Termodonte consegnandola a Teseo, come prova di un amore che già essa nutriva segretamente per lui. Altri dicono che Teseo si recò al paese delle Amazzoni molti anni dopo, in compagnia di Piritoo e di altri amici; e che le Amazzoni, rallegrate dall’arrivo di così aitanti guerrieri, non si opposero a essi con la violenza. Antiope anzi volle offrire dei doni a Teseo, ma non appena ebbe messo piede sulla nave, egli ordinò di salpare l’ancora e rapì la regina. Altri ancora dicono che Teseo soggiornò per qualche tempo in Amazzonia e accolse Antiope come sua ospite. Aggiungono che tra i compagni di Teseo vi erano tre fratelli ateniesi, Euneo, Toante e Soloòne; quest’ultimo si innamorò di Antiope ma, non osando dichiararsi, pregò Euneo di dar voce alle sue speranze. Antiope respinse le proposte del giovane, pur continuando a trattarlo con cortesia, e soltanto quando Soloòne si annegò nel fiume Termodonte, Teseo si rese conto di ciò che stava accadendo, e ne rimase angosciato. Rammentando un avvertimento dell’oracolo delfico, e cioè che semmai egli si fosse trovato molto afflitto in un paese straniero avrebbe subito dovuto fondare una città affidandone il governo ai suoi compagni, edificò Pitopoli in onore di Apollo Pizio e chiamò Soioòne il fiume che scorreva nei pressi. Colà egli lasciò Euneo, Toante e un certo Ermo, nobile ateniese, la cui vecchia residenza in Pitopoli è ora erroneamente chiamata «casa di Ermete». Poi ripartì con Antiope. La sorella di Antiope, Orizia, confusa da taluni con quell’Ippolita cui Eracle sottrasse la cintura, giurò di vendicarsi di Teseo. Essa strinse un patto d’alleanza con gli Sciti, guidò un forte esercito di Amazzoni sulla superficie gelata del Bosforo Cimmerio, attraversò il Danubio e passò in Tracia, in Tessaglia e in Beozia. Giunta ad Atene, si accampò sull’Areopago e sacrificò ad Ares: questo episodio, secondo taluni, avrebbe dato il nome alla collina; Orizia ordinò poi a un distaccamento di invadere la Laconia per scoraggiare ogni tentativo dei Peloponnesiaci di portare rinforzi a Teseo attraverso l’istmo. Le forze ateniesi erano già riunite, ma ne l’una ne l’altra parte osava dare inizio alle ostilità. Infine, per consiglio di un oracolo, Teseo sacrificò a Fobo, figlio di Ares, e attaccò battaglia il settimo giorno del mese di Boedromione, il giorno cioè in cui ora si celebrano le Boedromie ad Atene, benché taluni dicano che a quel tempo già si celebrasse tale festa in ricordo della vittoria ottenuta da Suto su Eumolpo, durante il regno di Eretteo. Le truppe delle Amazzoni erano schierate tra l’attuale Tomba delle Amazzoni e la collina Pnice presso Crisa. L’ala destra di Teseo mosse dal Museo e piombò sull’ala sinistra avversaria, ma fu messa in rotta e costretta a ritirarsi fino al Tempio delle Furie. Questo episodio è ricordato da una pietra eretta dal comandante locale Calcodonte, in una strada lastricata dalle tombe dei caduti e intitolata appunto a Calcodonte. L’ala sinistra dello schieramento ateniese invece sferrò l’assalto dal Palladio, dal monte Ardetto e dal Liceo, e respinse le Amazzoni nei loro accampamenti, infliggendo loro gravi perdite.
ll mito di Teseo, riassunto dalla versione di Robert Graves ne “I Miti Greci”. Un libro pubblicato da numerose case editrici e che vi consigliamo caldamente. Qua trovate la nostra recensione al volume di Graves.
Il piano dell’opera “Grandi Miti Greci” e recensioni agli altri volumi.
Cosa facciamo noi de La Voce delle Muse
Ti piacciono i nostri post? Vuoi sostenerci con un piccolo contributo? Offrici un caffè