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Le scelte di Paride – “Il giudizio di Paride” VIDEO E MATERIALE UTILE

Le scelte di Paride – “Il giudizio di Paride” VIDEO E MATERIALE UTILE

Care e cari partecipanti al ciclo di conferenze “Le scelte di Paride – Un viaggio in tre tappe negli archetipi femminili“, tenute da Andreas Barella a LaFilanda di Mendrisio (maggiori dettagli in fondo a questo post), ecco qua un po’ di materiale a corollario del primo incontro.

Con questo articolo ti trovi nella PRIMA PARTE DEL PRIMO INCONTRO
Vuoi vedere il video e informarti sulla SECONDA parte del PRIMO incontro, dal titolo “Atena, la dea vergine armata di lancia”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del SECONDO incontro, dal titolo “Pensieri dopo la prima conferenza”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla SECONDA parte del SECONDO incontro, dal titolo “Afrodite, la dea dell’amore e della guerra”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla PRIMA parte del TERZO incontro, dal titolo “La Maga Circe e Inanna-Ishtar”?
Vuoi vedere il video e informarti sulla SECONDA parte del TERZO incontro, dal titolo “Era, la Regina del Cielo”?

Nella prima serata, Andreas Barella si è concentrato sul “Giudizio di Paride”, un mito in cui un uomo giudica la bellezza di tre dee e quando ne sceglie una, riceve in premio una donna che è già sposata ma che viene fatta innamorare di lui dalla dea vincitrice del “concorso di bellezza”. Insomma, non proprio una storia femminista!

Qui trovate tutta la conferenza (suddivisa in due parti) sul canale youtube di Andreas, ISCRIVETEVI AL CANALE! (Basta cliccare sul rotondino con la faccia di Andreas in alto a sinistra, in seguito su “iscriviti”) GRAZIE MILLE!

Ecco il librettino (pdf) con i testi letti giovedì 3 ottobre: TESTI – Le scelte di Paride – Atena

I libri menzionati durante la serata:

  • Jean S. Bolen, Le Dee dentro la donna. Una nuova psicologia femminile, Astrolabio. I modelli archetipici delle antiche divinità mitologiche sono tuttora validi per comprendere noi stessi e guidare il nostro comportamento. Imparando a entrare in contatto con le energie psichiche che la influenzano dall’interno, la donna troverà reali alternative che la riscatteranno dalle implacabili dicotomie maschile/femminile, madre/amante, donna di successo/casalinga, ecc., che da sempre la tengono prigioniera. Questo libro insegna a ogni donna a identificarsi con la dea o le dee che governano la sua personalità, a decidere quale dea coltivare e quale tenere a freno, e a sfruttare il potere di questi eterni archetipi per diventare la perfetta ‘eroina’ della propria storia personale.
  • Jean S. Bolen, Gli Dei dentro l’uomo. Una nuova psicologia maschile, Astrolabio. Il mondo degli dèi greci, con le sue vicende leggendarie e i suoi miti, non è morto per sempre, ma tuttora esercita su di noi un forte influsso grazie al suo potere archetipico. Per l’uomo contemporaneo, i miti degli dèi dell’Olimpo sono ancora uno specchio in cui leggere un’immagine della sua psiche e capire il senso della sua sofferenza profonda, della scissione che ha dovuto produrre in se stesso per corrispondere alle aspettative del mondo esterno. In questo seguito naturale di “Le dee dentro la donna”, l’autrice studia l’universo maschile. Si rivolge agli uomini, per aiutarli a conoscere meglio se stessi, ma parla anche alle donne e le aiuta nel difficile compito di comprendere i loro compagni maschili.
  • I miti greci, di Robert Graves. A modesto parere di Andreas, la migliore raccolta dei racconti del mito. In una versione stringata e priva di commenti e interpretazioni. Quelle dovete mettercele voi! La Voce delle Muse ha scritto molto su Graves. Se vi interessa questo Autore, potete inizare qua.
  • L’Odissea di Omero, nella godibilissima edizione a cura di Maria Grazia Ciani, in prosa ma con le nuances del poema originale. Sempre della professoressa Ciani la versione altrettando godibile dell’Iliade di Omero.
  • La figlia di Omero, di Robert Graves. L’Odissea narrata, in questo romanzo, da una voce femminile. Un divertissment di Graves, purtroppo esaurito e introvabile. Nel sistema bibliotecario ticinese si trova solo qua (al Centro Professionale Commerciale di Lugano). La Voce delle Muse ne ha fatto una recensione che potete leggere qua.

INFORMAZIONI GENERALI SUL CICLO DI CONFERENZE

Giovedì 3 ottobre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, comincerà il ciclo di tre incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi tutti i dettagli e la locandina!

QUANDO: Tre giovedì, il 3, 10 e 24 ottobre, dalle 18:30 alle 20:00
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: Dopo il più che lusinghiero successo dello scorso anno, tornano i «Percorsi mitologici» tenuti a LaFilanda di Mendrisio dal Dr. phil. I Andreas Barella con tre incontri che si terranno il 3, il 10 e il 24 ottobre dalle 18:30 alle 20:00. Il ciclo di questo autunno si intitola «Le scelte di Paride» e prende spunto dal noto racconto mitologico del «Giudizio di Paride», nel quale Zeus organizza un banchetto di nozze ma si dimentica di invitare la dea Eris. Indispettita, la dea della discordia scaglia sulla tavola imbandita un pomo d’oro con la scritta «Alla più bella». Di qui la contesa tra tre dee: Era, Atena e Afrodite. Per dipanare la controversia Zeus le manda sul monte Ida a rimettersi al giudizio di Paride, il più aitante degli uomini. Il giovane pastore sceglie Afrodite che gli promette l’amore della donna più bella della Terra, ovvero Elena, che tuttavia è moglie di Menelao, il re di Sparta. Paride non trova altra soluzione che rapire Elena e portarla con sé in patria. Questo fatto provocherà la guerra greca contro Troia che durerà 10 anni. Atena, la dea vergine armata di lancia, Afrodite, la dea dell’amore e della guerra ed Era, la regina del cielo e della terra, sono divinità molto diverse tra loro. Sono tre ricchi universi femminili con origini, miti e significati simbolico-psicologici affascinanti e sfaccettati. Esse rappresentano tre possibili strade da intraprendere nel rapporto maschile-femminile. A ognuna di esse il relatore Dr. Barella dedicherà una serata, esplorando a livello psicologico e archetipico le tre scelte che si parando di fronte a Paride.. Scarica la locandina.

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Chi è Andreas Barella: la sua presentazione sul nostro sito
Il sito ufficiale di Andreas

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Le scelte di Paride – Un viaggio in tre tappe negli archetipi femminili

Le scelte di Paride – Un viaggio in tre tappe negli archetipi femminili

Ci siamo! Giovedì 3 ottobre Andreas Barella, una delle Muse de La Voce delle Muse, comincerà il ciclo di tre incontri sulla mitologia comparata e sugli aspetti psicologici del mito. Eccovi tutti i dettagli e la locandina!

QUANDO: Tre giovedì, il 3, 10 e 24 ottobre, dalle 18:30 alle 20:00
DOVE: Centro Culturale e Biblioteca La Filanda, Via Industria 5, 6850 Mendrisio (Svizzera). Vai al sito.
Iscrizioni: Non serve iscriversi. Le conferenze sono gratuite e adatte a tutti.

CONTENUTI GENERALI DEL CICLO DI CONFERENZE: Dopo il più che lusinghiero successo dello scorso anno, tornano i «Percorsi mitologici» tenuti a LaFilanda di Mendrisio dal Dr. phil. I Andreas Barella con tre incontri che si terranno il 3, il 10 e il 24 ottobre dalle 18:30 alle 20:00. Il ciclo di questo autunno si intitola «Le scelte di Paride» e prende spunto dal noto racconto mitologico del «Giudizio di Paride», nel quale Zeus organizza un banchetto di nozze ma si dimentica di invitare la dea Eris. Indispettita, la dea della discordia scaglia sulla tavola imbandita un pomo d’oro con la scritta «Alla più bella». Di qui la contesa tra tre dee: Era, Atena e Afrodite. Per dipanare la controversia Zeus le manda sul monte Ida a rimettersi al giudizio di Paride, il più aitante degli uomini. Il giovane pastore sceglie Afrodite che gli promette l’amore della donna più bella della Terra, ovvero Elena, che tuttavia è moglie di Menelao, il re di Sparta. Paride non trova altra soluzione che rapire Elena e portarla con sé in patria. Questo fatto provocherà la guerra greca contro Troia che durerà 10 anni. Atena, la dea vergine armata di lancia, Afrodite, la dea dell’amore e della guerra ed Era, la regina del cielo e della terra, sono divinità molto diverse tra loro. Sono tre ricchi universi femminili con origini, miti e significati simbolico-psicologici affascinanti e sfaccettati. Esse rappresentano tre possibili strade da intraprendere nel rapporto maschile-femminile. A ognuna di esse il relatore Dr. Barella dedicherà una serata, esplorando a livello psicologico e archetipico le tre scelte che si parando di fronte a Paride.. Scarica la locandina.

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I miti greci grazie alle nostre recensioni e approfondimenti

I miti greci grazie alle nostre recensioni e approfondimenti

Care amiche e cari amici,

ci sono voluti diversi anni, ma alla fine ce l’abbiamo fatta: abbiamo recensito e raccontato i miti contenuti nella bella collana I Grandi Miti Greci, composta da trenta agili volumetti che introducono nuovi lettori, ma che sono allettanti anche per gli esperti, ai grandi protagonisti del mito greco (un po’ sottorappresentate le protagoniste femminili a dir la verità. Dieci titoli su trenta: si può fare meglio), e di recensirla fornendo in altri post un ricco apparato delle storie mitologiche trattate nei volumi. Nel frattempo, ahimé, la collana è fuori catalogo e bisognerà attendere una nuova ristampa. I volumi sono apparsi a più riprese nelle edicole, in abbinamento al Corriere della Sera e ad altri periodici.

NOVITÀ NOVEMBRE 2021: ATTUALMENTE LA COLLANA È DISPONIBILE SUL SITO DEL CORRIERE, NON SAPPIAMO FINO A QUANDO.

Visto che abbiamo concluso il lavoro, qua sotto trovate per vostra comodità l’elenco dei post pubblicati, con tutti gli approfondimenti: sono circa 115 contributi. Siamo fieri di noi! BUONA LETTURA, AMICHE E AMICI!

La presentazione ufficiale della collana: “Dalle avventure di Eracle alla tragedia di Antigone, dagli enigmi della Sfinge al giudizio di Paride: vi presentiamo I Grandi Miti Greci, una collana di monografie dedicate agli eroi e agli dèi della mitologia ellenica, appositamente scritte da autorevoli docenti universitari con la curatela di Giulio Guidorizzi. In ogni libro, la ricostruzione del mito, gli autori e le opere che nei secoli se ne sono occupati, una sezione antologica con i testi più rappresentativi e utili apparati critici. Immergiti in un mondo di storie antiche quanto la cultura occidentale, imprese intramontabili e personaggi mitici che da più di due millenni nutrono il nostro immaginario. Le grandi storie sono eterne.”

Una lettura che vale proprio la pena. In una prima sezione vi è il racconto sintetico e l’analisi del mito; in una seconda sezione vi sono gli sviluppi nell’arte del mito trattato: musica, quadri, libri, piéce teatrali ispirate dal mito vengono raccontate e commentate. In una terza sezione vi sono poi degli estratti della storia dalle opere più famose che ne hanno parlato. Una ricca bibliografia e sitografia completa ogni volumetto, che si legge in un paio di ore e lascia l’anima leggera e soddisfatta. Una lettura consigliata. L’intera collana di trenta volumi è a cura di Giulio Guidorizzi. Guidorizzi è grecista, traduttore, studioso di mitologia classica e antropologia del mondo antico. Ha scritto numerosi libri sulla mitologia. Noi vi consigliamo, per iniziare, il suo bellissimo Il mito greco (in due volumi, usciti nel 2009 e nel 2012).

  1. Edipo – Il gioco del destino
  2. Dioniso – L’esaltazione dello spirito
  3. Apollo – La divina bellezza
  4. Zeus – Le origini del mondo
  5. Arianna – Le insidie dell’amore
  6. Orfeo – La nascita della poesia
  7. Ulisse – Il viaggio della ragione
  8. Medea – La condizione femminile
  9. Prometeo – Il dono del fuoco
  10. Antigone – La ragione di stato
  11. Fedra – L’insana passione
  12. Ade e Persefone – Gli dèi degli inferi
  13. Enea – L’eroe di una nuova dinastia
  14. Circe – La seduzione e la magia
  15. Eracle – L’eroe più popolare
  16. Teseo – Lo stato e le donne
  17. Elena – La bellezza che genera la guerra
  18. Afrodite – La primavera dell’amore
  19. Achille – Il guerriero vulnerabile
  20. Narciso – La morte, lo specchio e l’amore
  21. Atena – La dea invincibile
  22. Poseidone – La forza del profondo
  23. Le Sirene – Incanto e seduzione
  24. Ettore – L’eroe e la sua sposa
  25. Artemide – La natura selvaggia
  26. Giasone – La verità su un eroe
  27. Agamennone – Il re dei re
  28. Perseo – L’audacia dell’avventura
  29. Hermes – Il dio dell’astuzia
  30. Sisifo – I grandi peccatori

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Il mito di Afrodite – Venere

Il mito di Afrodite – Venere

Il racconto del mito di Afrodite è collegato alla nostra recensione della collana “Grandi Miti Greci”, Volume 18: Afrodite – La primavera dell’amore.

Ben di rado Afrodite cedeva in prestito alle altre dee il magico cinto che faceva innamorare chiunque lo portasse, poiché era molto gelosa dei suoi privilegi. Zeus l’aveva data in sposa a Efesto, il dio fabbro zoppo. Ma il vero padre dei tre figli che essa diede alla luce, Fobo, Deimo e Armonia, era Ares, il dio dal membro eretto, l’impetuoso, litigioso e ubriacone dio della guerra. Efesto non si accorse di essere ingannato finché gli amanti indugiarono a letto troppo a lungo nel palazzo di Ares in Tracia, ed Elio, sorgendo nel cielo, li scoprì intenti ai loro piaceri, e andò a raccontare tutto a Efesto. Efesto, furibondo, si ritirò nella sua fucina e forgiò una rete di bronzo, sottile come un velo ma solidissima, e la assicurò segretamente ai lati del suo talamo. Quando Afrodite ritornò dalla Tracia, tutta sorrisi e con la scusa pronta (assicurò infatti che si era recata a Corinto per sbrigare certe faccende), Efesto le disse: «Perdonami, cara consorte, ma debbo recarmi per una breve vacanza a Lemno, la mia isola favorita». Afrodite non si offrì di accompagnarlo, anzi, non appena Efesto fu partito, mandò a chiamare Ares, che si precipitò al palazzo. Ambedue si coricarono senza por tempo in mezzo nel talamo di Efesto, ma all’alba si trovarono prigionieri della rete, completamente nudi e senza possibilità di scampo. Efesto, ritornato dal suo viaggio, li colse sul fatto e invitò tutti gli dèi a far da testimoni al suo disonore. Annunciò poi che non avrebbe liberato la moglie finché non gli fosse stata restituita la preziosa dote che aveva dovuto pagare a Zeus, padre adottivo della sposa. Gli dei accorsero subito per vedere Afrodite nell’imbarazzo, ma le dee, per un delicato senso di pudore, rimasero a casa. Apollo, canzonando Ermes, gli disse: «Scommetto che non ti spiacerebbe trovarti al posto di Ares, con la rete e il resto». Ermes giurò sulla testa che non gli sarebbe spiaciuto affatto, anche se le reti fossero state tre anziché una, e, mentre le dee scuotevano la testa in segno di disapprovazione, Ermes e Apollo scoppiarono in una gran risata. Zeus era così disgustato che rifiutò di restituire la dote o di intromettersi in un litigio tanto volgare tra moglie e marito, dichiarando che Efesto era stato uno sciocco a mettere in piazza gli affari suoi. Poseidone che, al vedere il nudo corpo di Afrodite, si era subito innamorato di lei e a fatica celava la sua gelosia per Ares, finse di prendere le parti di Efesto. «Poiché Zeus rifiuta di venirti in aiuto», gli disse, «propongo che Ares, per riavere la libertà, ti paghi il valore equivalente alla dote di cui si discuteva poc’anzi». «Benissimo», rispose Efesto di cattivo umore, «ma se Ares non mantiene la promessa dovrai prendere il suo posto sotto la rete». «In compagnia di Afrodite?» chiese Apollo ridendo. «Non posso nemmeno immaginare che Ares non mantenga la promessa», disse Poseidone, «ma se non la mantenesse, sono pronto a pagare il debito in vece sua e a sposare Afrodite». Così Ares fu rimesso in libertà e ritornò in Tracia, mentre Afrodite andò a Pafo, dove ricuperò la propria verginità bagnandosi nel mare.

Lusingata dall’aperta dichiarazione d’amore di Ermes, Afrodite passò una notte con lui, e il frutto di quella breve avventura fu Ermafrodito, creatura dal doppio sesso. Afrodite ringraziò a modo suo anche Poseidone per essere intervenuto in suo favore, e gli generò due figli. Rodo ed Erofilo. Inutile dire che Ares non mantenne la sua promessa, sostenendo che, se Zeus si era rifiutato di pagare, egli poteva fare altrettanto. Alla fine Efesto rinunciò al risarcimento, perché era pazzamente innamorato di Afrodite e non aveva intenzione di divorziare da lei. Afrodite cedette poi anche alle lusinghe di Dioniso e gli generò Priapo, un orrendo fanciullo dagli enormi genitali: fu Era che gli diede quell’osceno aspetto, in segno di disapprovazione per la promiscuità di Afrodite. Priapo è giardiniere e porta sempre con sé un coltello da potatura. Benché Zeus, contrariamente a quanto taluni sostengono, non si giacesse mai con Afrodite, sua figlia adottiva, la magica cintura agiva anche su di lui sottoponendolo a una tentazione continua, ed egli infine decise di umiliare la dea facendola innamorare disperatamente di un mortale. Costui fu il bell’Anchise, re dei Dardani, nipote di Ilo: una notte, mentre egli dormiva nella sua capanna di mandriano sul monte Ida, presso Troia, Afrodite si recò da lui travestita da principessa frigia, il corpo avvolto in un manto di un bel rosso smagliante, e si giacque con Anchise su un letto di pelli d’orso e di leone, mentre le api ronzavano loro attorno. Quando all’alba si separarono, Afrodite rivelò al giovane la sua identità e gli fece promettere di non dire ad alcuno che era andato a letto con lei. Anchise, atterrito all’idea di avere svelato la nudità di una dea, la supplicò di risparmiargli la vita. Afrodite lo rassicurò dicendo che non aveva nulla da temere, e che il loro figliolo sarebbe diventato famoso. Alcuni giorni dopo, mentre Anchise stava bevendo in compagnia di certi amici, uno di essi gli chiese: «Non pensi sia più piacevole andare a letto con la figlia del Tal dei Tali anziché con Afrodite?» «No», rispose sbadatamente Anchise, «perché sono andato a letto con tutte e due e il paragone mi sembra assurdo». Zeus udì questa vanteria e scagliò contro Anchise una folgore che l’avrebbe ucciso senz’altro, se Afrodite non l’avesse salvato all’ultimo momento proteggendolo con la magica cintura. La folgore scoppiò ai piedi di Anchise senza ferirlo, ma lo spavento fu tale che il giovane da quel giorno non riuscì più a raddrizzare la schiena e Afrodite, dopo avergli generato il figlio Enea, perse ogni interesse per lui.

Un giorno la moglie di re Cinira di Cipro stupidamente si vantò che sua figlia Smirna era più bella della stessa Afrodite. La dea si vendicò di quell’insulto facendo sì che Smirna si innamorasse di suo padre e si introducesse nel suo letto in una notte buia, quando Cinira era tanto ubriaco da non capire quel che stava accadendo. Più tardi egli scoprì d’essere al tempo stesso padre e nonno del figlio che Smirna portava in grembo e, pazzo di rabbia, afferrò una spada e inseguì Smirna fuori del palazzo. La raggiunse sul ciglio di una collina, ma in gran fretta Afrodite trasformò Smirna in un albero di mirra, che fu tagliato in due dal gran fendente vibrato da Cinira. Dal tronco uscì il piccolo Adone. Afrodite, già pentita dell’errore commesso, chiuse Adone in un cofano e lo affidò a Persefone, regina dei Morti, chiedendole di celarlo in qualche angolo buio. Persefone, mossa dalla curiosità, aprì il cofano e vi trovò dentro Adone. Il fanciullo era così bello che Persefone lo portò con sé nel suo palazzo. Afrodite fu informata della cosa e subito scese nel Tartaro per reclamare Adone. E quando Persefone non volle cederglielo perché ne aveva già fatto il suo amante, Afrodite si appellò a Zeus. Zeus, ben sapendo che anche Afrodite era smaniosa di andare a letto con Adone, rifiutò di dirimere una questione così sgradevole e la deferì a un tribunale di minore importanza, presieduto dalla Musa Calliope. Il verdetto di Calliope fu che Persefone e Afrodite avevano uguali diritti su Adone, poiché Afrodite l’aveva salvato al momento della nascita, e Persefone l’aveva salvato in seguito, aprendo il cofano; tuttavia bisognava concedere al giovane una breve vacanza annuale, perché non dovesse sempre soggiacere alle amorose pretese delle due insaziabili dee. Calliope divise dunque l’anno in tre parti eguali: Adone avrebbe trascorso la prima in compagnia di Persefone, la seconda in compagnia di Afrodite, e la terza da solo. Afrodite non si comportò lealmente: indossando sempre la magica cintura indusse Adone a trascorrere con lei anche quella parte dell’anno che gli spettava come vacanza e ad accorciare il periodo che spettava a Persefone, disobbedendo così agli ordini del tribunale. Persefone, giustamente irata, andò in Tracia e disse al suo benefattore Ares che ormai Afrodite gli preferiva Adone. «Un semplice mortale», aggiunse, «e per di più effeminato!» Ares si ingelosì e, trasformatesi in cinghiale, si precipitò su Adone che stava cacciando sul monte Libano e lo azzannò a morte davanti agli occhi di Afrodite. Anemoni sbocciarono dal sangue di Adone e la sua anima discese al Tartaro. Afrodite, in lacrime, si recò da Zeus e chiese che fosse concesso ad Adone di trascorrere soltanto la metà più cupa e triste dell’anno in compagnia di Persefone, mentre nei mesi estivi sarebbe ridivenuto il suo compagno. E Zeus magnanimamente acconsentì.

Le Moire assegnarono ad Afrodite un solo compito divino, quello di fare all’amore; ma un giorno Atena la sorprese mentre segretamente tesseva a un telaio, e si lagnò che tentasse di usurpare le sue prerogative; Afrodite le fece le sue scuse e da allora non alzò più nemmeno un dito per lavorare.

ll mito di Afrodite, riassunto dalla versione di Robert Graves ne “I Miti Greci”. Un libro pubblicato da numerose case editrici e che vi consigliamo caldamente. Qua trovate la nostra recensione al volume di Graves

 

Il piano dell’opera “Grandi Miti Greci” e recensioni agli altri volumi.

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Recensione: Afrodite – La primavera dell’amore

Recensione: Afrodite – La primavera dell’amore

“Non è più un fuoco nascosto nelle mie vene, è Venere tutta intera che s’avvinghia alla sua preda.” (Jean Baptiste Racine, Fedra)

Dal risvolto di copertina: “Chi può dire di conoscere l’amore? Forse solo lei che ne è la divinità: Afrodite, poi Venere per i Romani. La sua storia è, insieme, il principio del mondo: persino l’alternarsi della notte e del giorno pare, alle origini, semplice segnale del tempo che passa. Prima di Afrodite, infatti, le potenze divine sono appena sbozzate, corpi accennati a cui manca ancora una chiara cifra anatomica. Afrodite, al contrario, è già una fanciulla, il suo corpo è perfetto, i suoi piedi inaugurano la stagione della primavera fiorente. Nata dalla spuma del mare, a seguito dell’evirazione di Urano, è il frutto di un mistero quale sarà per sempre il sentimento che presiede: l’amore. Dea potentissima, bella di una bellezza straordinaria che non le garantì però il primato nella celebre sfida arbitrata da Paride: solo la promessa dell’amore, della più bella delle belle, Elena, le portò il pomo d’oro, e ai Greci la guerra.”

Dall’introduzione di Giulio Guidorizzi: “La dea greca dell’amore è una figura complessa, in cui confluiscono tratti di antiche divinità mediterranee e orientali dell’amore come Ishtar e Astarte. Da lei dipendono il corteggiamento e la seduzione. suoi epiteti sono “amante del sorriso”, “tessitrice d’inganni”. Nota bene che non è Afrodite ma Era a governare forme istituzionalizzate dell’amore: Afrodite infatti – come dice Omero – è capace di “far perdere il senno ai più saggi.”

Oltre alla narrazione del mito, il volume contiene anche approfondimenti sulla sua fortuna nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche: letteratura (con una ricca antologia di testi classici sul mito), pittura, teatro, cinema. Inoltre vi è una tavola genealogica, e un ricco apparato bibliografico e sitografico. Il volume su Elena è curato da Silvia Romani, docente di Mitologia e Religioni del mondo classico all’Università Statale di Milano. Qui gli ultimi volumi pubblicati.

L’intera collana di trenta volumi è a cura di Giulio Guidorizzi. Guidorizzi è grecista, traduttore, studioso di mitologia classica e antropologia del mondo antico. Ha scritto numerosi libri sulla mitologia. Noi vi consigliamo, per iniziare, il suo bellissimo Il mito greco (in due volumi, usciti nel 2009 e nel 2012). Qui una lista di suoi volumi sul mito greco.

Il racconto del mito di Afrodite.
Il piano dell’opera “Grandi Miti Greci” e recensioni agli altri volumi.

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