Dall’introduzione di Giulio Guidorizzi: “C’è qualcosa di incontenibile e primordiale che si accende nell’anima di Medea, la fa bruciare e brucia tutto attorno a sé. Io so quale male sto compiendo – le fa dire Euripide – ma il mio impulso è più forte della mia volontà. Alla fine delle sue peripezie, Medea deve fuggire anche da Atene: alcuni raccontano che fosse tornata in Colchide, sopra un carro trainato da serpenti alati, e lì si perdono le sue tracce.”
Oltre alla narrazione del mito, il volume contiene anche approfondimenti sulla sua fortuna nel corso dei secoli, in tutte le forme artistiche: letteratura (con una ricca antologia di testi classici sul mito), pittura, teatro, cinema. Inoltre vi è una tavola genealogica, e un ricco apparato bibliografico e sitografico. Il volume su Medea è curato da Giuseppe Pucci, già professore di Archeologia e Storia dell’arte greca e romana presso l’università di Siena. I suoi ultimi lavori.
L’intera collana di trenta volumi è a cura di Giulio Guidorizzi. Guidorizzi è grecista, traduttore, studioso di mitologia classica e antropologia del mondo antico. Ha scritto numerosi libri sulla mitologia. Noi vi consigliamo, per iniziare, il suo bellissimo Il mito greco (in due volumi, usciti nel 2009 e nel 2012). Qui una lista di suoi volumi sul mito greco.
Il racconto del mito di Medea.
Il piano dell’opera “Grandi Miti Greci” e recensioni agli altri volumi.
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