Andreas Barella, una delle tre Muse de La Voce delle Muse, è stato invitato da Rossana Maspero alla Radio Svizzera di Lingua Italiana (RSI) e ha partecipato al Millevoci del 9 ottobre 2017 dal titolo Il tempo della seduzione. Visto che durante la trasmissione Andreas ha citato l’Odissea e soprattutto la Maga Circe, mettiamo qua il podcast della trasmissione. Ecco la presentazione dal sito RSI: “Sedurre chi si desidera per amore o attrazione; sedurre un cliente per vendergli un prodotto reale o virtuale; sedurre un cittadino per aver il consenso, ma anche sedurre uno spettatore, un lettore, un allievo per attirare l’attenzione. Ma di cosa parliamo quando parliamo di seduzione? Andreas Barella, psicoterapeuta e studioso di mitologia ne discute con Amalia Mirante, economista e attiva sulle tematiche di genere e Maria Rosaria Valentini, scrittrice.” Qui potete ascoltare la trasmissione.
Galleria fotografica delle Muse narranti a Lugano
L’Odissea narrata alla Libreria al Ponte a Mendrisio
“Questa storia ci giunge dai tempi dell’ antica Grecia, dal grande poeta Omero. Gli antichi aedi per secoli l’hanno cantata prima che venisse scritta e giungesse fino a noi, con il nome di Odissea” Bimba Landmann da “L’incredibile viaggio di Ulisse”
La Libreria Al Ponte propone LO STRAORDINARIO VIAGGIO DI ULISSE
ciclo di tre incontri di narrazione con La Voce delle Muse (Andreas Barella, Elena Casabianca e Andrea Della Neve) che raccontano ai bambini tre episodi tratti dall’Odissea.
Mercoledì, 11 ottobre 2017 alle ore 15:00 “Il cavallo di Troia e il viaggio di Ulisse”
….dove si narra di come dopo dieci anni di guerra, Ulisse costruisce un gigantesco cavallo di legno e con quello sconfigge i Troiani.
….di come, vinta la guerra, Ulisse e i suoi uomini cercano di tornare a casa ma gli dèi spingono le navi di qua e di là per il Mediterraneo per altri dieci anni.
….di come infine Ulisse, dopo aver incontrato i Ciconi, essere fuggito da Polifemo, essersi salvato dalla maga Circe, essersi sottratto al dolce canto delle Sirene, si prepara a ritornare a Itaca, la sua amata patria.
Mercoledì, 8 novembre 2017 alle ore 15:00 “Ulisse e la maga Circe”
….dove si narra di come Ulisse e i suoi compagni approdano sull’isola della maga Circe e scoprono il suo palazzo di marmi bianchi e lucidi.
….di come i compagni di Ulisse entrano nel palazzo pensando di trovare straordinari tesori.
….di come questi dopo aver bevuto una pozione magica vengano tramutati in animali dalla potentissima Maga.
Mercoledì, 29 novembre alle ore 15:00 “Ulisse e il ciclope Polifemo”
….dove si narra di come Ulisse e i suoi compagni scoprono la grotta di Polifemo, un gigante con un solo occhio al centro della fronte.
….di come Polifemo sbarra con un macigno l’uscita della caverna intrappolando i guerrieri achei.
….di come Ulisse e i suoi compagni, con astuzia e ingegno, fuggono dalla caverna legati sotto il ventre delle pecore.
2018 , data da stabilire “Ulisse torna a Itaca”
….dove si narra di come Ulisse, persi tutti i suoi compagni, riesce a tornare a casa, alla sua amata isola di Itaca.
….di come la sua casa è invasa dai Proci, i pretendenti che vogliono sposare sua moglie pensando che Ulisse è ormai morto.
….di come Ulisse deve superare difficili prove e subire svariate umiliazioni prima di essere riconosciuto dalla moglie, dal figlio e dai sudditi.
Età: dai 6 anni
Costo: Fr. 15.–
Durata: 1 ora circa
Iscrizione obbligatoria telefonando allo 091 924.06 60
Scarica qua la locandina con i dettagli e spediscila agli amici! Ulisse alla libreria al ponte di Mendrisio
Recensione radiofonica a “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot
Buongiorno care amiche e cari amici de “La Voce delle Muse”! A vostra disposizione la registrazione della presentazione radiofonica de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot.
Andreas Barella, curatore del volume, a RETE UNO della Radio Svizzera di Lingua Italiana, ospite di Sarah Tognola a MILLEVOCI. L’eroe che abbiamo sempre sognato di essere. C’è un modello che guida la struttura di tutti i racconti, nel mito, nelle fiabe, nei sogni, nei film. Questo schema narrativo è conosciuto come il “Viaggio dell’Eroe”. Fondamentalmente la storia dell’eroe rimane sempre un viaggio: un Eroe si allontana dal suo abituale ambiente familiare per avventurarsi nell’ignoto che lo mette alla prova. Un viaggio lontano verso un luogo reale (un labirinto, una foresta,…) oppure un posto nuovo che diventa teatro del conflitto, con forze nemiche o demoni che testano le sue abilità. In ogni storia l’Eroe cresce e cambia compiendo un cammino: dalla disperazione alla speranza, dalla debolezza alla forza, dalla follia alla saggezza. Il viaggio dell’Eroe è un tema che attrae e appartiene alle culture di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Andreas Barella è autore della traduzione de “Il viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot (1931-2010), considerato un pioniere della psicologia umanistica e una delle voci più innovative nel panorama psicologico- esperienziale americano e mondiale.
Qui potete ascoltare la trasmissione completa
Chi è Paul Rebillot e altre recensioni
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Il primo capitolo de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot
In esclusiva e con il permesso della Casa Editrice Ericlea, che ringraziamo, vi mettiamo qua un estratto dal primo capitolo de “Il Viaggio dell’Eroe” di Paul Rebillot.
CAPITOLO 1 – IL VIAGGIO DELL’EROE – PAUL REBILLOT – ©2015 COPYRIGHT CASA EDITRICE ERICLEA
Quando iniziai a sviluppare il materiale che sarebbe divenuto il Viaggio dell’Eroe, il primo passo fu quello di individuare una struttura, un filo conduttore sul quale imbastire il rituale teatrale. Fui fortunato: incontrai il classico L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell. Il libro descriveva proprio la struttura che stavo cercando, esemplificata tramite il mito dell’Eroe. Campbell aveva scoperto che tutti i riti di iniziazione possedevano la stessa configurazione: separazione dal vecchio modo di agire, dalla comunità o dal gruppo, iniziazione o movimento verso il nuovo livello, e infine ritorno nel gruppo con il dono ricevuto durante il viaggio. Utilizzando la traccia di questo mito monografico dell’Eroe, costruii un procedimento che guidasse le persone attraverso l’archetipo della trasformazione così da poterlo applicare alle loro vite. Facendo l’esperienza della configurazione del Viaggio dell’Eroe, molte persone si sono accorte di aver appreso il modello della trasformazione: quando inevitabilmente le loro vite cambiano, non si spaventano più. Sanno che il cambiamento seguirà una certa sequenza. Hanno la mappa.
Prima di cominciare il nostro viaggio, vorrei consegnarvi questa mappa. Vi mostrerà il percorso che dovrete attraversare e i personaggi che diverrete.
Breve mappa del territorio Il personaggio principale della nostra rappresentazione è, naturalmente, l’Eroe. Chi è un Eroe? Per me questa breve poesia, scritta da una donna di novantaquattro anni, cattura l’essenza dell’essere eroico, il “senso di seguire” un richiamo quando questo arriva.
Something soft and gentle
Glides through your fingers
And it seems to grab your hand and lead you
On to something greater
If you only had the sense to follow it.[1]
L’Eroe non è né una figura arcaica del periodo patriarcale né un’immagine strettamente maschile; si tratta di un aspetto della natura umana, l’aspetto che sente il richiamo del sé profondo e vi risponde. Uso il termine “eroe” sia per le donne che per gli uomini, perché considero “eroina” un termine diminutivo e poco dignitoso. L’Eroe rappresenta il potenziale di seguire l’impulso verso qualcosa di migliore, il potenziale insito in ogni essere umano.
La storia del Viaggio dell’Eroe segue una struttura fissa. L’Eroe, come già detto, è qualcuno che sente il richiamo dell’avventura e lo segue. Di solito questa persona, femmina o maschio, è più o meno ben inserita nel suo ambiente socioculturale, ma aspira e ha un’inclinazione verso un’ulteriore evoluzione. A un certo punto questa inclinazione si intensifica e diviene l’esperienza di un richiamo. Questo richiamo può venire dall’esterno sotto forma di un invito o di un suggerimento da parte di qualcuno, come quando Gesù chiamò i suoi discepoli: “Lasciate tutto e seguitemi”; oppure può nascere da una voce interiore, come quando il principe Siddhartha, osservando la sofferenza della vita, si sentì obbligato ad abbandonare il suo palazzo e andare alla ricerca della saggezza e della calma interiore. In tutti e due i casi il richiamo dice: “Nella tua vita ci potrebbe essere più ricchezza di quella che stai vivendo ora”. Da qualsiasi direzione arrivi, il richiamo penetra profondamente nel sé, e lì rimane fino a quando viene personificato dall’Eroe oppure soppresso dalla vita di tutti i giorni.
Il richiamo fa scattare il primo livello di resistenza: la vita quotidiana concorre a creare e mantenere lo status quo, per esempio il proprio lavoro, la propria casa, le proprie responsabilità, il proprio modo di stabilire le relazioni con le altre persone. L’Eroe deve riconoscere queste resistenze e confrontarsi con esse prima di poter cominciare il viaggio. Nel procedimento del Viaggio dell’Eroe, scopriamo la natura del nostro richiamo attraverso gli esercizi della Terra d’Origine.
Man mano che l’eroe procede per la sua strada, appaiono degli aiutanti, persone che lo incoraggiano, guide o amici che segnalano i punti pericolosi. Uno Spirito Guida dona all’eroe uno Strumento di Potere da usare nelle battaglie che dovranno essere combattute e nelle prove che dovranno essere superate. Per esempio, Re Artù riceve una spada da Merlino, Atena dà a Perseo il suo scudo, Cenerentola riceve il suo stupendo vestito e la carrozza dalla fata madrina. Durante il viaggio sceglieremo il nostro Spirito Guida e scopriremo il nostro Strumento di Potere.
Una volta armato, l’Eroe si dirige verso il punto del non ritorno, la Soglia dell’Avventura. Di solito essa si presenta come un cancello, come l’imbocco di una caverna, l’inizio di una foresta – il passaggio verso un altro mondo. Qui l’Eroe incontra un drago, il guardiano di un castello, un cane con tre teste – insomma una sentinella che gli nega l’accesso. La sentinella è il secondo livello di resistenza, e rappresenta tutte le forze interiori di auto-sabotaggio. Nel Viaggio dell’Eroe, questo guardiano è chiamato Demone della Resistenza.
L’Eroe e il Demone mettono in scena un Confronto, che continua fino a quando non si raggiunge una risoluzione. Il Demone non muore, viene reintegrato nell’Eroe. A questo punto l’Eroe, a volte accompagnato dal Demone trasformato, si addentra nel Mysterium, un misterioso mondo interiore.
Il Mysterium è un posto straordinario, una foresta incantata di meraviglie soprannaturali. L’Eroe continua il suo percorso, incontrando cose nuove e fuori del comune. Ma ora, armato del suo Strumento di Potere e conscio del sapere acquisito durante il Confronto, si sente pronto per affrontare qualsiasi situazione. Ben presto l’Eroe dovrà passare attraverso la Prova Suprema, una lotta colossale con la sua paura più profonda.
Alla fine, dopo essere sopravvissuto alla Prova Suprema, l’Eroe si è meritato il Premio per il suo viaggio. Potrebbe trattarsi del Santo Graal, di un tesoro, o del matrimonio interiore: qualsiasi cosa l’Eroe stesse cercando. Questo è il regalo di vita che giunge dopo la lunga notte di morte; la medicina con cui l’Eroe ritorna a casa. Gli aspetti magici del Mysterium sono lasciati dietro alle spalle quando l’Eroe attraversa di nuovo la soglia, ma la coscienza e la pienezza del viaggio rimangono per migliorare o cambiare la situazione a casa. Con il Ritorno alla vita quotidiana, il Viaggio è completo.
I livelli del Viaggio dell’Eroe. Il Viaggio dell’Eroe si svolge a diversi livelli:
Il livello rituale: si tratta della cornice spirituale, rinforzata dal Rituale della Vestale e dal cantare le rom.
Il livello teatrale: si tratta della storia mitologica o archetipica dell’Eroe, della quale abbiamo già parlato.
Il livello della Danza del Vuoto Fertile: questa meditazione in movimento permette ai partecipanti di superare la soglia che separa il rituale dal teatrale grazie alle ricapitolazione, fisica e per mezzo dell’immaginazione guidata, del loro viaggio.[2]
Il livello biografico: la nostra psicologia individuale, che prende corpo dalla nostra storia personale.
Il livello didattico: la spiegazione teorica del procedimento, attraverso la quale la guida cerca di spiegare ai partecipanti, nel modo più chiaro possibile, quello che viene fatto.
Il livello pratico: l’organizzazione del procedimento e le esigenze del vivere quotidiano (o, nel caso dell’organizzazione di gruppi, le esigenze d’orario del luogo che ospita il seminario e i limiti dovuti alla struttura).
©2015, COPYRIGHT CASA EDITRICE ERICLEA
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Chi è Paul Rebillot e altre recensioni
Qui trovate la recensione al volume di Paul Rebillot: Il Viaggio dell’Eroe
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[1] “Qualcosa di morbido e delicato/Scivola tra le tue dita/E sembra prenderti per mano e guidarti/Verso qualcosa di più grande/Se solo tu sentissi il desiderio d seguirla”. Nadya Catalfano, in Kennet Koch, I Never Told Anybody: Teaching Poetry Writing in a Nursing Home. New York: Random House, 1977.
[2] In inglese “Fool’s Dance,” dal personaggio della carta numero zero dei tarocchi: “il Matto”. La traduzione “Danza del Matto” o “Danza del Folle” non ci è però sembrata convincente. (NdT)