Un amico mi chiede in che versione leggere l’Eneide. Le versioni erudite sono molte, negli ultimi anni ne sono uscite almeno una decina. Quale leggere? Il mio consiglio è di recarsi in biblioteca o in libreria e sfogliarle prima di scegliere quella che vi piace di più, tenendo conto di stile, quantità di note a piè di pagina (se si legge per piacere possono disturbare più di quanto aiutino) o a fine capitolo, introduzione e commenti. Assolutamente necessario è, secondo me, avere il testo latino a fronte, anche se non si conosce bene la lingua degli antichi romani. È molto bello andare a leggere alcune espressioni e a cercare di costruire la grammatica latina. Per chi invece vuole un testo scorrevolissimo con brevi introduzioni a inizio canto e una traduzione in linguaggio (a volte fin troppo) comune può orientarsi sul libro di Vittorio Sermonti (ricordate? Aveva commentato nello stesso modo la Divina Commedia di Dante), “L’Eneide di Virgilio” edito da Rizzoli.
Andreas Barella (2008)